Parafrasando il titolo di una nota rubrica di enigmistica, oramai in voga da lustri e decenni, forse non tutti i tifosi di Ferraroni JuVi Cremona e Assigeco Piacenza sanno che … la salvezza e la sopravvivenza delle loro squadre del cuore sono passate per la città di Lodi. I primi a ringraziare la città laudense furono sicuramente i sostenitori oroamaranto cremonesi. Correva l'anno 1970 e, dopo aver trovato un'inaspettata e quasi insperata stabilità economica e societaria con la gestione e la proprietà del Cavalier Carlo Busatti, la JuVi Cremona, per un paradossale errore di trascrizione di un referto, si vide retrocessa nell'allora Campionato di Serie D (in realtà la CBM aveva conquistato la salvezza sul campo, il 5 aprile 1970, sconfiggendo 65–63 il Basket Genova, ma la Federazione non omologò il risultato del campo a causa, si disse, di un errore di trascrizione del refertista genovese, che invertì nel cronologico del referto i punteggi progressivi delle due squadre, con la CBM che risultava dunque vincente nella tabella progressiva, ma sconfitta nel riassunto finale). A quel punto, il munifico Cavalier Busatti mise nuovamente le mani al portafoglio e, saputo delle difficoltà economiche in cui versava la Europhon Lodi, squadra di Serie C, ne acquisì giocatori e diritti sportivi, salvando la propria creatura e permettendole così di iscriversi al successivo Campionato di Serie C. Nella stagione successiva, la JuVi CBM vinse il Campionato di Serie C, con l'oramai leggendaria parentesi dello Spareggio Promozione della Misericordia di Venezia, vinto 62–59 contro la Wunster Bergamo, guadagnandosi pieno diritto e titolo per partecipare alla successiva stagione di Serie B.
Anni dopo, per la precisione nel 2008, toccherà invece all'Assigeco Piacenza, allora Casalpusterlengo, intrecciare il proprio destino con quello della città di Lodi. Per la precisione, si era alle battute iniziali della stagione sportiva 2008/09 e la Società del Presidente Curioni, ai vertici della Serie B, alzando l'asticella degli obiettivi e delle ambizioni, annunciò la volontà di trasferirsi armi e bagagli presso il PalaCastellotti di Lodi. Al termine di quel Campionato, la corsa per l'Assigeco di allora si arrestò ai playoff, ma giunse comunque l'ammissione al Campionato di Serie A2. Al secondo livello del basket italiano, la Società casalina di nascita ci rimase per due stagioni, la prima con il grande ex Simone Lottici come allenatore, poi sostituito nella successiva da Marco Calvani prima e da Giancarlo Sacco poi. Il bilancio del periodo lodigiano non è stato però molto lusinghiero per l'Assigeco, che il 30 giugno 2011 annuncerà il proprio ritorno al PalaCampus di Codogno, nonché una sofferta autoretrocessione nel Campionato di Divisione Nazionale A.
Ufficio Stampa Ferraroni JuVi Cremona